Il 24 aprile 1967, una fila di autocarri lasciò la stazione Torino-Smistamento di via Nizza, con un carico di 66 grandi casse di legno, per un peso complessivo di 93 tonnellate. Destinazione: Museo Egizio.
All’interno, smontata e suddivisa in blocchi ben imballati, viaggiava la cappella rupestre di Ellesiya, dono del governo della Rau, la Repubblica Araba Unita, nome con cui era noto l’Egitto all’epoca, quale riconoscimento per le dieci campagne archeologiche di salvataggio dei monumenti della Nubia condotte dall’Italia. Si tratta di uno dei pezzi più pregiati del museo torinese e la sua ultima grande acquisizione, di cui quest’anno ricorre il cinquantenario.
Ripercorrendo il viaggio a ritroso, le 66 casse giunsero a Torino su cinque vagoni merci partiti da Genova, dove erano approdati dopo aver attraversato il Mediterraneo a bordo della motonave Esperia, salpata da Alessandria d’Egitto. In realtà, il viaggio che avrebbe portato il più antico tempio nubiano a Torino era cominciato sul finire degli Anni Cinquanta.
Il racconto dell’impresa lo trovate sul numero in edicola. Qui le immagini di quel viaggio.