La notizia va molto al di là dei confini della Chiesa torinese, che pubblica questi giornali settimanali dal 1876 (La Voce del Popolo) e dal 1946 (Il nostro tempo). A partire da domenica 2 ottobre le due storiche testate andranno a nozze per diventare un solo giornale di 32 pagine a colori, fortemente radicato nel territorio: cronaca e dibattito, cultura, attualità. Alla guida della nuova testata Alberto Riccadonna, direttore di “Torino Storia”, una scelta che onora la nostra rivista.
Un’anticipazione del nuovo giornale, con pagine di storia del giornalismo torinese, è in un fascicolo scaricabile gratuitamente su abbonamenti.servizivocetempo.it/scarica-gratuitamente-il-fascicolo-de-la-voce-e-il-tempo/ La stampa cattolica torinese mosse i primi passi a fine Ottocento, nella stagione risorgimentale, poco dopo l’unificazione nazionale, radicandosi nelle campagne e nell’area urbana torinese, particolarmente durante gli anni della grande immigrazione. Nel dopoguerra, con il debutto de “il nostro tempo”, raddoppiarono la propria presenza nel dibattito sociale e culturale. Centinaia le grandi firme dei due giornali. Tanti, anche oggi, i volti noti della cultura e del giornalismo italiano, passati alla “Voce del Popolo” e a “il nostro tempo”: da Mario Berardi a Marco Travaglio, Marco Bonatti, Maria Pia Bonanate, Claudio Magris, Marina Lomunno, Beppe Rovera, Gian Mario Ricciardi, Italo Alighiero Chiusano, Luca Rolandi, Giorgio Calcagno, Mario Bianucci…
Dal 2 ottobre ci sarà un solo giornale unitario, con uscita il giovedì mattina. Avrà aggiornamenti quotidiani sul sito www.vocetempo.it che tra l’altro consente di attivare e pagare gli abbonamenti (a prezzo scontato fino al 30 settembre su http//:abbonamenti.servizivocetempo.it/). Con il debutto della nuova testata sarà inaugurato anche un Portale storico fotografico con migliaia di immagini tratte dagli archivi dei giornali scaricabili in alta definizione; il pubblico potrà accedervi anche per caricarvi ulteriori immagini di interesse storico locale.
Buonasera, mi pare una buona notizia visto che le due testate sembravano relegate al fondo delle chiese quasi fossero dei volantini pubblicitari e non dei veri e propri giornali.
Non mi pare di averli letti un granché, salvo a scuola dai padri Rosminiani, che ci portavano in classe Il nostro tempo come base di lettura e discussione. Nel complesso mi pareva noioso almeno ai tempi … Fortunatamente l’esordio di Travaglio a Il nostro tempo è avvenuto ben dopo la fine dei miei studi!
Tra l’altro mi piacerebbe un giorno vedere uno dei vostri interessantissimi articoli sull’Istituto Rosmini di Torino, ormai chiuso da anni, ma che ha costituito un punto di riferimento intellettuale, religioso e sportivo nel panorama torinese per lungo tempo.
Vi ringrazio per il lavoro che fate
AUGURI DI CUORE !
Benissimo, ne sono felice ! Ma per favore non fateci mancare TORINO STORIA che ad oggi 26/9 non è ancora in edicola. Grazie
Caro lettore, certo che no! Torino Storia, come comunicato sul numero di luglio, ritorna in edicola e a casa degli abbonati il 15 ottobre con 96 pagine di servizi, articoli, immagini e… qualche novità! Manca poco, le rotative stanno già stampando.