Nell'antica scuola di Moncalieri, chiusa dal 1998, si respira ancora l'aria magica del convitto studentesco. Qui veniva formata la classe dirigente piemontese, tra studio, sport e buone maniere.
C’è stato un tempo in cui, a pochi chilometri da Torino, esisteva una scuola in grado di rivaleggiare con le principali istituzioni scolastiche d’Europa. Non si trattava certo di un caso, perché il Real Collegio Carlo Alberto, nel cuore del centro storico di Moncalieri, era stato fondato dal sovrano dello Statuto con uno scopo ben preciso: formare al più alto livello i rampolli dell’aristocrazia e dell’alta borghesia piemontese, costruendo così l’ossatura della futura classe dirigente del regno sabaudo.
La scuola, aperta nel 1838, ha cessato di esistere 160 anni dopo, messa in difficoltà dal calo degli iscritti e da una società profondamente mutata. Il collegio è sempre stato gestito dai Padri Barnabiti, che ne hanno fatto un centro importante di produzione culturale e scientifica. Tra gli scienziati celebri che hanno insegnato al Real Collegio spiccano padre Luigi Maria Bruzza, insigne antichista e archeologo, che risiedette a Moncalieri tra il 1856 e il 1857 e fondò, grazie ai pezzi della propria collezione, la raccolta archeologica; padre Francesco Denza, considerato tra i pionieri della meteorologia in Italia, che dimorò nell’istituto dal 1856 al 1891 fondandone e dirigendone l’Osservatorio meteorologico prima di trasferirsi a Roma per occuparsi, su incarico di Papa Leone XIII, della ricostruzione della Specola Vaticana.
Non da meno l’elenco degli studenti illustri, da Felice Cordero di Pamparato, ufficiale di Artiglieria divenuto partigiano con il nome di battaglia di “Campana” ai fratelli Garrone di Genova, a membri delle famiglie Lavazza e Ferrero, all’industriale tessile Carlo Rivetti. Tutti hanno vissuto gli anni dello studio nelle stanze del “Carlo Alberto”, dove ancora oggi le camerate ricordano quei tempi e ricordano da vicino le “case” ben note ai fan della saga di Harry Potter. Ogni camerata aveva infatti al centro una sala comune, dove si svolgevano le attività di studio e i momenti di relax, mentre intorno si dipartivano le camerette dei convittori.
Oggi il gran complesso del Real Collegio è in buona parte inutilizzato e in cerca di una nuova destinazione d’uso. Contiene ambienti di pregio, come le sale di rappresentanza del piano terreno, la cappella e lo scalone monumentale, oltre a ricchissime collezioni di archeologia, etnografia, storia naturale e scienza e, sui tetti, all’osservatorio fondato da Padre Denza, oggi sede della Società Meteorologica Italiana presieduta da Luca Mercalli.
Fotografie di: Paolo Patrito