Medio Evo

Il misterioso Castello della Rotta

Di probabile origine templare, ha più di 800 anni di Storia e riposa nelle campagne di Moncalieri. Grazie alle presunte apparizioni di fantasmi è anche il "castello più infestato d'Italia".

Si dice che sia infestato dagli spiriti, anzi che sia il castello più infestato d’Italia. La sua fama sinistra attira appassionati e curiosi da tutta Europa, tanto da avere, in passato, creato anche qualche problema di ordine pubblico. Il Castello della Rotta però è molto più che un (presunto) luogo frequentato da fantasmi: è un maniero medievale pieno di fascino, fuori dai circuiti di visita più usuali, anche se si trova in posizione non particolarmente isolata nel comune di Moncalieri, alle porte dell’abitato sul confine con Villastellone.

Un castello templare

Per quanto le notizie storiche siano poche e frammentate, è plausibile che il castello abbia fatto parte dei possedimenti templari in Piemonte, sempre che non sia stato costruito dai Templari stessi. A quei tempi il castello era situato in una posizione strategica, a presidio del ponte sul torrente Banna, situato a poca distanza. Proprio i resti di questo ponte, rimaneggiato più volte nel corso dei secoli e utilizzato ancora nel corso del Novecento, sono stati recentemente riportati alla luce grazie all’opera di Francesco Lorusso “Léon”, un appassionato di medievalistica che conosce molto bene il castello e i suoi dintorni.

Dal Medioevo ai fantasmi

Oggi il Castello della Rotta è in discrete condizioni di conservazione e, nonostante le trasformazioni subite, conserva intatto il fascino di un castello medievale, con la torre di vedetta che si erge sopra l’ingresso principale, che un tempo dava su un fossato e ora riporta, incastonata nel muro, una bella lapide quattrocentesca.

Il castello è privato e non è al momento visitabile, ma ha fatto molto parlare di sé, negli ultimi decenni, per le presunte apparizioni di spettri che si verificherebbero al suo interno. Alcuni anni fa la sua fama sinistra ha iniziato a diffondersi in tutta Italia, tanto da fargli meritare il titolo di “castello più infestato d’italia” e causando qualche grattacapo anche al proprietario.

[La storia completa si trova sul numero 47 di Torino Storia, marzo 2020, in 1000 edicole di Torino e provincia oppure scaricabile qui]

Fotografie di: Paolo Patrito


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