Il 30 dicembre 1868 il Consiglio comunale di Torino approvò di «ripristinare nel bilancio 1869 lire 14.000 per le spese di biblioteca»: 12.000 provenivano dal Governo, di esse 4.000 erano già state impiegate «per acquisto di libri». Stava per nascere la Biblioteca civica di Torino, primo esempio in Italia.


Il Comune si impegnò a integrare la somma per coprire le «spese di materiale e di personale occorrenti nell’anno seguente sia per compiere e mandare a stampa il catalogo, sia per tenere aperta la biblioteca nelle ore diurne».
La Biblioteca era stata argomento delle discussioni in Consiglio Comunale per molti anni. Venne aperta ufficialmente il 22 febbraio 1869, dunque celebriamo quest’anno il suo centocinquantesimo anniversario.
La biblioteca civica torinese cambiò indirizzo ben quattro volte: nata all’interno del Municipio, si spostò poi in via della Cittadella nel 1929; dopo i bombardamenti venne trasferita in piazza Carignano, per poi tornare in via della Cittadella nel 1960.