C’era una volta, nel quartiere che oggi conosciamo come Porta Palazzo, la fontana di Santa Barbara. Si osserva ancora – ma in disuso – ai due lati del portone di corso Regina Margherita 128, dove ebbero sede i Vigili del Fuoco fino al 1983. La fontana di Santa Barbara era una delle più antiche di Torino: si narra che in epoca pre-cristiana la sorgente sottostante, nota come fontana di Minerva, fosse gettonatissima per le sue proprietà salutari e miracolose. La dedica a Santa Barbara era legata alla vicinanza di un’antichissima cappella, oggi scomparsa, al fondo del vicolo San Giobbe (oggi corso XI Febbraio) e dedicata appunto a Santa Barbara.
La sorgente e la Caserma. Come scrive in Torino e le sue vie Giuseppe Tor ricella: «Nel 1827, ov’era la fontana, si scavò un pozzo profondo 12 metri col diametro di 3, sul quale si elevò una torre alta metri 13,66 sopra il suolo. L’acqua leggerissima, fresca e salubre, che per mezzo di trombe quivi si estraeva, era spinta sino al palazzo di città distante metri 542, e serviva inoltre al bisogno del mercato sulla piazza Emanuele Filiberto (oggi Porta Palazzo, nda). Ora la torre anzidetta fu tolta. I due getti che rimangono sul corso, sgorgano davanti alla porta dell’edifizio ov’è il pozzo. Prima che Torino fosse provveduta, com’è in oggi, d’acqua potabile, quella della fontana di Santa Barbara era assai ricercata. I sovrani di Torino ed in ultimo il re Carlo Alberto ne facevano grand’uso». In quel lontano 1827 si inaugurò la nuova fontana ai lati dell’ingresso del Palazzo Comunale, ove ora si trovano le statue del principe Eugenio di Savoia e del duca di Genova (offerte alla città nel 1958 dal banchiere Mastralet), proprio con l’acqua proveniente dalla fontana di Santa Barbara. Entro le nicchie ai lati della porta dell’edificio di strada Santa Barbara, poi corso Regina Margherita, vennero collocati due bacini in pietra, che raccoglievano il getto d’acqua originato da due piccole teste di leone.
A partire dal 1882 l’edificio venne sgomberato, ampliato e ristrutturato: vi spostò la sede e la direzione la Compagnia Guardie del Fuoco Comunali, istituita da Re Carlo Felice, il 22 ottobre 1824.
Le fontane senz’acqua. Attualmente, le facciate sono in discreto stato di conservazione, grazie agli interventi eseguiti alla fine degli anni Novanta; ma l’interno, nonostante gli interventi per prepararlo ad accogliere gli uffici della polizia municipale, versa in stato d’abbandono. Le fontane poste ai lati del portone al numero 128 di corso Regina Margherita non sono più funzionanti da anni e molto spesso vengono scambiate per cestini porta rifiuti.
Sono ormai lontani gli anni in cui «l’acqua leggerissima, fresca e salubre» sgorgava dalla fonte poco lontano dalla strada di Santa Barbara. Quasi a chiudere il cerchio, però, nel 2013, i Vigili del Fuoco hanno inaugurato, nella nuova sede di corso Regina Margherita 330, una cappella intitolata proprio a Santa Barbara, come quella antica, che aveva dato nome alla fontana.
Festeggiamenti di Santa Barbara. Domenica 4 dicembre, a partire dalle 10, in piazza Castello, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino celebra Santa Barbara con una grande festa. Oltre all’esposizione di automezzi storici e moderni, sarà allestita una “casa degli errori” per imparare tutte le accortezze sulla sicurezza delle nostre case, mentre Pompieropoli, permetterà ai più piccoli di vivere un giorno da pompiere.
In serata, alle 21, l’Auditorium Giovanni Agnelli (via Nizza 280) ospita il concerto di Santa Barbara, con l’Orchestra a Fiati «Antica Musica del Corpo Pompieri di Torino 1882», diretta dal Maestro Direttore Andrea Ferro (ingresso 2 euro, il ricavato sarà devoluto al comune terremotato di Accumuli; info e prenotazioni: segreteria@apsvvf.it)