Novecento

Lingotto, l’inaugurazione cent’anni fa

La nascita del grande stabilimento industriale all'alba del fascismo che rimase attivo fino agli anni Ottanta. Poi il centro commerciale e l'area Fiere

Il 22 maggio 1923 – esattamente cent’anni fa – fu inaugurata in via Nizza la grande fabbrica Fiat del Lingotto. Oggi ospita un Centro Commerciale, un Centro Fiere con Auditorium e Pinacoteca, ma un secolo fa nasceva come punta di diamante dell’industria italiana. Una promessa di futuro che da Torino, all’alba dell’era fascista, caricò l’Italia di speranza.

La fabbrica nei prati. Tra il 1915 e il 1916 la famiglia Agnelli, che controllava saldamente la Fabbrica italiana automobili Torino, Fiat, da più di un decennio, diede ordine di acquistare 378.000 metri quadrati di terreni per realizzare il nuovo stabilimento: le officine di corso Dante non riuscivano più a contenere il numero degli operai, molto aumentati durante la Prima Guerra Mondiale.

Si decise di costruire la nuova fabbrica più a sud, a ridosso della ferrovia, non lontano dal fiume Po. Accadde tutto in fretta: il Lingotto fu costruito in tempi record tra il 1917 e il 1921, prima fabbrica italiana in cemento armato, estesa su 150.000 metri quadrati tra la ferrovia e le vie Narzole, Nizza e Passo Buole. È rimasta in funzione, fra alterne vicende, fino al 1982. 

L’inaugurazione. Cent’anni fa l’inaugurazione ufficiale, ma già prima dell’evento ufficiale, al Lingotto, nel 1921, entrarono in funzione le fonderie, le fucine, il reparto preparazione telai e quello dei forni automatici. Nel 1922 vennero attivati i reparti carrozzeria, il montaggio finale e le officine meccaniche.

Il taglio del nastro si tenne alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, dell’industriale senatore Giovanni Agnelli (nonno dell’«avvocato» Gianni) in alta uniforme fascista, delle cariche pubbliche e dei gerarchi del Fascio, che già lottavano con le sacche di resistenza democratica. Si era in anni caldi della storia italiana, agli albori della dittatura, da poco passati il Biennio Rosso e la Marcia su Roma, nel pieno delle lotte sindacali e dell’affermazione del fascismo.


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