Età Barocca

Metti una sera a Palazzo dell’Arsenale

Il monumentale palazzo dell'Esercito apre le porte al pubblico: entrata libera per ammirare il cortile d’onore, visite guidate e uno spettacolare programma di concerti all’aperto con il Teatro Regio.

Chi, quest’estate, seguirà uno spettacolo della stagione estiva del Teatro Regio di Torino, avrà in premio anche una vista impagabile e rara: quella del cortile di Palazzo dell’Arsenale, da qualche tempo aperto al pubblico dopo importanti lavori di ristrutturazione e abbellimento.

Il monumentale palazzo, che si apre all’angolo tra Via dell’Arcivescovado e Via dell’Arsenale, ospita la Scuola di Applicazione dell’Esercito, tappa obbligata di formazione nella carriera militare.
Da alcuni mesi, ogni mercoledì, sabato e domenica dalle 18 alle 20 il cortile, probabilmente il più ampio della città (6 mila metri quadri), viene lasciato aperto per i visitatori che possono così ammirare le severe e imponenti architetture del palazzo fatto costruire a metà del Settecento da Carlo Emanuele III di Savoia per assolvere alla doppia funzione di scuola e fabbrica di armi.

La visita de cortile si inserisce in un programma più ampio di apertura verso la città. A metà maggio è stato pubblicato dall’Esercito un importante volume monografico. Fra pochi mesi, subito dopo l’estate, saranno attivati regolari prorammi di visite guidate al Palazzo con i suoi immensi e luminosissimi padiglioni, i portici vetrati, lo scalone juvarriano, la chiesa interna, la biblioteca monumentale che custodisce un fondo di 12 mila volumi storici. A partire dall’autunno, con il buio che scenderà già nel tardo pomeriggio, sarà possibile ammirare i colori della bandiera italiana proiettati sulle facciate interne grazie a un nuovo sistema di illuminazione led.

A cavallo fra il 2020 e il 2021 il cortile d’onore è stato completamente ristrutturato. L’asfalto che rivestiva il vecchio selciato è stato sostituito dalla pietra di Luserna, migliaia di cubetti posati al suolo per riportare questo vastissimo spazio alla sua originaria eleganza. Il risultato è affascinante. Si affacciano sulla spianata le quattro imponenti maniche e le torrette dell’edificio disegnato nella prima metà del Settecento dall’ingegnere militare Antonio Felice De Vincenti su progetto generale di Filippo Juvarra, architetto di Casa Savoia. Quattro piccole aree verdi, irrorate sfruttando l’acqua piovana che viene raccolta in un serbatoio posto sotto il selciato, impreziosiscono la spianata. Oggi il cortile è un salotto di notevole bellezza, da non perdere.

Anche il resto del palazzo, che sarà reso parzialmente visitabile nei prossimi mesi, contiene ambienti notevoli. Tra questi, di bell’impatto è la visita alla Biblioteca monumentale della Scuola con i suoi mobili di legno e le vetrine che custodiscono il fondo dei libri storici (il più antico è un incunabolo del 1483). Notevole la vista dello scalone a doppia rampa circolare, ispirato alla scuola settecentesca di Filippo Juvarra e alle scale guariniane del Palazzo Carignano e della Cappella della Sindone dietro al Duomo di Torino.

Fotografie di: Pino dell'Aquila


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