«Immagini di portici, di portiet: sospese tra passato e presente. Voglio pensare a questi pilastri, a queste colonne trasparenti verso la via e dalla via trasparenti verso il passaggio coperto dei pedoni come ad una splendida eredità non ancora completamente amata e vissuta». Suonano attuali le parole dell’architetto Roberto Gabetti, pur essendo state scritte quasi trent’anni fa, e da incoraggiamento al volenteroso che voglia mettersi in cammino lungo i suggestivi, eleganti passaggi porticati del centro città: un percorso che supera 10 chilometri e racconta nel suo linguaggio di pietra e mattone lo sviluppo storico di Torino, svela particolari curiosi, obbliga lo sguardo a seguire fughe e prospettive, come a concentrarsi su particolari nascosti.
I portici sono tuttora luogo di relazioni ed emporio all’aperto del centro di Torino, città nobilitata dalla presenza di molte celebrate architetture che proprio sui portici poggiano, o da essi si scorgono, e che nel tempo l’hanno caratterizzata.

Da piazza Vittorio Veneto a piazza Statuto, passando per via Po, piazza Castello, il salotto di Torino, via Roma, Porta Nuova, via Pietro Micca e Cernaia, un viaggio per immagini lungo il serpentone coperto che abbraccia il centro della città.