Novecento

Residenze Sabaude: da vent’anni patrimonio dell’Umanità

Il 7 dicembre 1997 l’agenzia delle Nazioni Unite «Unesco» decise di inserire le Residenze Sabaude del Piemonte nel Patrimonio mondiale dell’umanità. Il riconoscimento internazionale non era un gesto simbolico: accendendo i riflettori sullo straordinario complesso di monumenti edificati dalla dinastia sabauda in territorio piemontese, particolarmente a Torino, suscitò una grande visibilità attorno alle Residenze di Casa Savoia, che sono complessivamente 22; seguì un crescendo di investimenti, di studi e di turismo.
Schermata 2017-11-02 alle 15.30.01Per celebrare il ventesimo anniversario della dichiarazione Unesco «Torino Storia» pubblicherà da novembre 2017 a ottobre 2018 dieci speciali servizi su altrettante Regge, una al mese. Il calendario delle uscite è pubblicato qui a fianco insieme all’illustrazione riassuntiva di Francesco Corni.
Nel numero in edicola dal 15 ottobre, è possibile leggere l’intervista integrale realizzata da Alberto Riccadonna a Mario Turetta, direttore della Reggia di Venaria e del Consorzio per la valorizzazione delle Residenze Sabaude, di cui qui vi offriamo un assaggio.
Dottor Turetta, vent’anni dopo il riconoscimento dell’Unesco quali benefici ritiene che abbia prodotto sul circuito
delle residenze Sabaude?
In venti anni si sono avviati e conclusi importanti lavori di restauro presso tutte le Residenze, per un investimento complessivo di circa un miliardo di euro. Si è intrapreso insieme al Ministero (Mibact), Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT ed ai Comuni un processo di valorizzazione e promozione del sistema che ha favorito l’incremento del numero dei visitatori del circuito da circa 600 mila nel 2001 agli oltre due milioni e mezzo registrati nel 2016.
castello valentinoQuali sono, a suo giudizio, gli elementi attrattivi delle residenze sabaude nel mercato turistico?
Come dire, tutti abbiamo sognato almeno per una volta di vivere in un castello, di essere re o regina con un’intera corte al nostro servizio. Bene, credo che già questo possa essere un motivo per scegliere di scoprire le bellezze e i segreti delle Residenze Reali Sabaude.
Senza contare che le Residenze iscritte al Patrimonio dell’Unesco sono ben ventidue. Ciascuna è contraddistinta da caratteristiche peculiari e, nel loro insieme, offrono uno straordinario affresco della storia del Piemonte e dell’Italia, con particolare riferimento agli avvenimenti che hanno portato alla formazione dello Stato Unitario.
Va sottolineato che la Corona di delizie (composta dalle Residenze extraurbane) racchiude una serie di giardini e parchi in cui sono presenti aree agricole, produttive e sperimentali. Proiezione dell’architettura quale immagine del potere nel territorio e nel paesaggio, i giardini delle residenze reali del Piemonte vedono susseguirsi fasi d’impianto e trasformazioni che percorrono tutta la storia del giardino dall’epoca moderna a quella contemporanea e per questo motivo saranno oggetto di una specifica promozione verso quel target di pubblico che in Europa rappresenta una nicchia importante di visitatori potenziali.
Residenza SabaudaCon le radici ben salde nella storia, coniughiamo ora le tradizionali forme di divulga- zione dei valori e contenuti storico-artistici (visite guidate, approfondimenti didattici) ad attività ed eventi dalle modalità più coinvolgenti, quali performances teatrali, musi- cali e spettacoli di livello internazionale. E per rispondere alle sfide culturali del nostro tempo proponiamo al pubblico i nuovi linguaggi della contemporaneità, capaci sia di moltiplicare i livelli di racconto dei luoghi, sia di proporre nuovi paradigmi allestitivi utilizzando le più moderne tecnologie di- gitali che hanno ormai trasformato l’esperienza museale.
Torino Storia presenterà la serie speciale di approfondimenti dedicati alle Regge sabaude, venerdì 24, alle 17, nel Foyer del Teatro Regio, in occasione dell’incontro pubblico annuale che, in occasione del ventennale del riconoscimento delle Residenze sabaude come “patrimonio mondiale dell’umanità” (Unesco), vedrà l’intervento dello storico e scrittore Alessandro Barbero. Inoltre, Francesco Corni esporrà le sue celebri illustrazioni delle residenze sabaude. Ingresso libero.