Per la festa della Liberazione, il 25 aprile, aprono al pubblico gli ambienti sotterranei di alcuni bunker ereditati dal secondo conflitto mondiale; ma ne esistono altri sepolti, murati, che nessuno ha mai visitato: gli speleologi del gruppo «Astec» sono impegnati a rintracciarli e fotografarli.
Nella gallery, pubblichiamo foto inedite, scattate recentemente in alcuni del 600 rifugi antiaerei che puntellavano il sottosuolo di Torino durante la seconda guerra mondiale per mettere in salvo la popolazione durante i bombardamenti.
Qui (e sul numero 6 di Torino Storia, in edicola dal 15 aprile) il racconto di Marzia Gallo, del gruppo Astec di Torino.