Un manipolo di sognatori con la testa all’altezza delle nuvole e i piedi ben piantati in terra. O meglio: nel ghiaccio. Quattordici maestri della scuola sci Bardonecchia, all’inizio degli anni Sessanta, decidono di dare forma a un’idea folle per quei tempi: creare un centro per lo sci estivo sul ghiacciaio Sommeiller.
L’idea era venuta a Edoardo Allemand, che conosceva molto bene quelle vette, per essere stato uno dei guardiani della diga di Rochemolles. L’idea prende forma grazie a lunghe chiacchierate con l’amico Piero Bosticco. Non sarebbe stata un’opera facile, ma si poteva fare. Il primo problema da affrontare era il collegamento tra Bardonecchia e il Colle del Sommeiller: fino ad allora, la strada carrozzabile terminava a Rochemolles.
Nel 1962 i maestri formarono la Società per azioni VA.RO (Valle di Rochemolles), coinvolgendo nel progetto otto dei propri allievi e alcuni clienti della Scuola Sci Bardonecchia. Raccolto un capitale di 40 milioni di lire, cifra esorbitante per l’epoca, diedero il via all’avventura. Alle 9 del mattino del 7 maggio 1962 partirono i lavori da Rochemolles; :il 29 giugno la strada raggiunse la diga, il 25 luglio si era all’altezza del rifugio Scarfiotti, a quota 2156, e per fine ottobre, la strada arrivò a 100 metri dal colle.
Nella tarda primavera del 1963 vennero completati gli ultimi 100 metri di strada e si costruirono l’albergo Rifugio Ambin e i primi due impianti di risalita, alimentati da un motore diesel di camion. i 24 chilometri di strada vennero completati, raggiungendo i 3009 metri del Colle Sommeiller, il rifugio e gli impianti erano funzionanti. “A sciare con la canicola sul ghiacciaio del Sommeiller” scriveva il 25 luglio su La Stampa, Remo Grigliè.
Gli impianti chiusero nel 1984, quando il ghiacciaio si ritrasse fino a scomparire quasi completamente.