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Visitabile la tribuna del Re, da dove i Savoia assistevano alle messe in Duomo

Per la prima volta apre al pubblico la Tribuna Reale del Duomo di Torino, lo spazio progettato e costruito quattrocento anni fa per la partecipazione del Re e degli alti dignitari di corte alle più importanti e solenni funzioni religiose. Completato in quest’inizio 2019 il restauro, realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo, segue di pochi mesi la riapertura della Cappella della Sindone; la Tribuna verrà compresa negli itinerari di visita alle zone sacre della residenza sabauda fino a tutto il mese di aprile (e poi di nuovo a fine anno) nelle giornate di venerdì, sabato e domenica. Si aggiunge così un importante tassello alla fruizione degli ambienti di Palazzo voluto dalla Direzione dei Musei Reali in collaborazione con l’associazione Amici di Palazzo Reale, che condurrà gli itinerari.

Chissà a quanti sarà capitato di osservarne, nella Cattedrale torinese, i drappi che nascondevano la Tribuna reale nel transetto sinistro del Duomo, a fianco dell’altare. La visione che si apre sulla chiesa da qui è suggestiva, rimanda a eventi antichi e moderni di Casa Savoia, della Curia torinese, della Sindone; «Torino Storia» propone le immagini in anteprima di questo spazio riscoperto e svelato al pubblico.

L’ultima volta della Tribuna. La famiglia reale sabauda occupò la tribuna per l’ultima volta per l’ostensione della Sindone del 1931, in occasione del matrimonio tra il principe Umberto e Maria José del Belgio. Il matrimonio era stato in realtà celebrato l’anno prima, l’8 gennaio 1930, nella Cappella Paolina del Quirinale a Roma, tuttavia l’ostensione fu rimandata all’anno successivo a causa della morte dell’Arcivescovo di Torino, il cardinale Giuseppe Gamba, alla fine del 1929. Fu quindi il suo successore, Maurilio Fossati, a indire l’esposizione della reliquia che si tenne tra il 3 e il 24 maggio del ’31, alla presenza dei principi di Piemonte Umberto e Maria José, che erano venuti ad abitare al secondo piano di Palazzo Reale. Fu quella l’ultima volta che dalla Tribuna si affacciarono i principi, prima che gli sconvolgimenti della guerra e le successive trasformazioni del Palazzo Reale facessero calare l’oblio su questi luoghi.