Importante scoperta al confine fra Torino e San Mauro Torinese: durante i lavori di restauro dell’antica chiesa abbaziale è ricomparso un «San Bernardino» del xv secolo.
Durante i lavori di restauro sono recentemente riemerse colonne romaniche e un affresco medievale.
Nel dipinto ritrovato, San Bernardino appare in atteggiamento di predicare, con il saio marrone, la tonsura, l’aureola e il trigramma IHS inscritto in un sole raggiante su campo azzurro, simbolo disegnato da San Bernardino stesso per rimarcare la devozione a Cristo.
È questa la «notizia» dal cantiere dei restauri che dal 2016, grazie alla tenacia dell’«Associazione Abbadia di Stura – I templari», proprietaria del bene, stanno interessando l’antica chiesa abbaziale dedicata a San Giacomo.
In questa immagine, lo stato dell’Abbadia di Stura prima dell’inizio dei lavori di restaturo.
L’interno dell’Abbadia in fase avanzata di restauro…
…e all’inizio degli interventi di restauro.
La scoperta dell’affresco ha guidato i restauratori verso un’altra significativa rivelazione. Rimuovendo ulteriore intonaco è tornata alla luce una massiccia colonna in laterizi, con basamento e capitello in pietra.
Secondo i saggi già effettuati, trova corrispondenze anche sugli altri lati.
Si tratta dell’impianto romanico della chiesa (fondata attorno al 1150) che riemerge da livelli di rimaneggiamenti successivi.
Ad uno di questi, settecentesco, appartiene un ulteriore elemento ricomparso in sede di restauro, un altare a trompe l’oeil nella navata sinistra.
Lungo la parete dell’abside è affiorata una decorazione risalente all’Ottocento, probabilmente una sorta di finta boiserie collocata dove dovevano trovarsi gli stalli del coro ligneo forse andato perduto in epoche precedenti.
«Stavamo lavorando su una porzione di intonaco – racconta la restauratrice Chiara Giani – e abbiamo intravisto un piccolo frammento di pittura che ci ha spinto a effettuare un’indagine più approfondita.»
«Così, procedendo con estrema cautela, abbiamo rimosso un’ampia porzione di intonaco fittizio – aggiunge la Giani -. Ci siamo trovati di fronte alla figura di San Bernardino da Siena, affresco che abbiamo datato attorno alla seconda metà del Quattrocento, periodo in cui il santo era molto venerato anche in queste zone. È ancora presto per tentare un’attribuzione, ma probabilmente è stato dipinto da pittori già attivi nell’area».