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C’è un piano per il Museo di Artiglieria

In una caserma del centro di Torino, la «Amione» di piazza Rivoli, è conservata una ricchissima collezione di cimeli militari, di inestimabile valore, tra le più importanti d’Europa. È la dotazione del Museo Storico Nazionale di Artiglieria, temporaneamente alloggiata qui da quando, nel 2008, si rese necessario chiudere il Mastio della Cittadella (corso Galileo Ferraris) che la ospitava dal 1843, per importanti interventi di risanamento.
In questi anni di «esilio» le collezioni (circa 12 mila esemplari tra pezzi d’artiglieria, armi e cimeli storici di ogni tipo) sono state conservate a cura dell’Esercito, che ne è proprietario, sotto la guida del direttore Ten. Col. Ernesto Gaschino, ma la possibilità di visita per il grande pubblico è stata fortemente ridotta: data la natura strettamente militare del contenitore, il museo è oggi accessibile a studiosi, scolaresche e gruppi solo previo appuntamento.
Possibile una riapertura parziale nella primavera del 2018, ancora in tempo per agganciare alle celebrazioni per il Centenario della fine della Prima Guerra Mondiale.